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Il World Pasta Day 2022 - il giorno della Pasta
Giunto alla sua 24ma edizione, il World Pasta Day, manifestazione ideata e curata da Unione Italiana Food e IPO – International Pasta Organisation, ogni 25 ottobre celebra e racconta il piatto simbolo della Dieta Mediterranea.
Nata nel 1998, da allora il mondo ha unito le forze ogni mese ottobre per rendere omaggio a uno dei cibi più deliziosi e versatili che l’uomo conosca.
Il mondo ha voglia di Pasta
Spaghetti, fettuccine, maccheroni e ravioli: la pasta è senza dubbio uno dei nostri comfort food preferiti. Ma sappiamo come il piatto è diventato così popolare in tutto il mondo? O da dove viene? Le sue origini sono un po’ difficili da rintracciare, ma molti ricercatori sostengono la teoria secondo cui Marco Polo riportò le tagliatelle in Italia al ritorno da un viaggio in Cina nel 1271.
Tuttavia, se Marco Polo ha riportato la pasta in Italia, di certo non è stato il primo a farlo. La pasta era già un piatto popolare in Italia all’inizio del XIII secolo. Altri storici hanno infatti fatto risalire la pasta alle antiche civiltà etrusche, che macinavano cereali e cereali prima di mescolarli con l’acqua per produrre il proprio carboidrato simile alla pasta.
La pasta fu portata in America dai primi coloni spagnoli, ma non divenne popolare fino a quando Thomas Jefferson fece un viaggio a Parigi e si innamorò dei maccheroni (che, all’epoca, per maccheroni si riferiva a qualsiasi formato di pasta). Anni dopo, quando un folto gruppo di immigrati italiani si trasferì dall’Italia in America, la pasta divenne un pasto base e ottenibile negli Stati Uniti.
La pasta incontra la sostenibilità
In 10 anni, dal 2010 al 2020, il consumo di pasta è quasi raddoppiato nel mondo, passando da 9 a circa 17 milioni di tonnellate all’anno. Lo ha comunicato l’Unione Italiana Food in occasione del World Pasta Day 2021, sottolineando l’aumento del consumo di pasta rispetto al periodo precedente alla pandemia.
Ogni italiano consuma oltre 23 kg di pasta all’anno. Seguono nella classifica: la Tunisia, con 17 kg, il Venezuela, con 15 kg, e la Grecia, 12,2 kg. Complessivamente, è italiano 1 piatto di pasta su 4 mangiati nel mondo.
Oggi siamo di fronte a fenomeni climatici sempre più frequenti ed estremi, la crisi climatica non è più un modello matematico ma è realtà e per quanto l’impatto ambientale dovuto alla coltivazione del grano e alla produzione di pasta e pane è molto inferiore rispetto a quello delle produzioni animali, considerando l’utilizzo di acqua, pesticidi ed energia, sia nella fase agricola che in quella industriale, emerge la necessità di adottare anche per i cereali strategie per aumentare la sostenibilità.
Tutte le principali aziende, compresi noi di Pastificio Sorrentino, stimolati dalla normativa europea e dalla sensibilità dei consumatori, stiamo iniziando a realizzare iniziative in questa direzione, con tempistiche e modalità differenziate; con strategie che coprono tutta la filiera, dalla fase di coltivazione del grano allo stoccaggio, dal trasporto alla lavorazione fino al confezionamento e distribuzione.
World Pasta Day dal 1998 a Oggi
Come ben sappiamo il primo World Pasta Day è stato fatto nel 1998 quando l’Unione industriale dei pastai italiani proclamò il 25 Ottobre la Festa Mondiale della Pasta; quel giorno ci furono tanti eventi importanti nel mondo:
Negli Stati Uniti, secondo produttore di pasta venne eletto “ Il piatto di pastasciutta più amato dagli americani”;
In Germania ci fù una sfilata di ragazze in maschera, travestite da maccheroni, con lo slogan “La pasta rende felici”;
Mentre in Turchia, quinto produttore al mondo di pasta, un camper-cucina andò in giro per Istanbul facendo gare di karaoke e distribuendo piatti di pastasciutta.
Nel 2018 è stata Dubai a celebrare il primo ventennio di questa grande festa. La metropoli da sempre è vista come un ponte tra l’Europa e il Medio Oriente; un’area storicamente incline, come la nostra, a mescolare farina o grano macinato con l’acqua.
Nel 2019 l’evento è stato caratterizzato dalla sperimentazione di gusti e consistenza della pasta del futuro; infatti 113 ristoranti in Italia e nel mondo hanno proposto in menù un piatto di pasta ispirato al tema #pasta2050, esplorando le 6 principali tendenze che caratterizzeranno il consumo di questo alimento nei prossimi 30 anni.
Nel 2020 «Al Dente – The Italian way of Pasta» ha organizzato una settimana in cui 130 ristoranti italiani e di tutto il mondo hanno proposto nel loro menù un piatto di pasta mediterraneo. Ispirazione degli chef era il movimento #VivoMediterraneo.
Nel 2021 l’evento più importante è stato creato da Al Dente con l’iniziativa #Haveagoodpasta, la prima social charity chellenge per donare 300.000 piatti di pasta ai più bisognosi. Per ogni foto postata sui social 300 piatti di pasta infatti sono stati donati dai pastai di tutto il mondo alle caritas.
La pasta più amata al mondo
Dal Giappone alla Cina, passando per Svezia e Austria è la Carbonara la pasta più amata al mondo. Nonostante le regole ferree, andare alla scoperta della carbonara nel mondo è un’esperienza assolutamente da fare.
In Europa ovvero, Austria, Svezia e Norvegia, sono le nazioni in cui i cittadini quando hanno voglia di un piatto di pasta al ristorante oppure da ordinare a casa, scelgono proprio la pasta alla carbonara.
In Inghilterra, la ricetta della pasta alla carbonara viene arricchita dalla presenza di zucchine e al posto dell’uovo viene usata la besciamella. In Cina e Malesia invece il guanciale o la pancetta sono assolutamente banditi: via libera al pollo invece. In Giappone infine, avviene uno degli errori più comuni anche qui in Italia: per arricchire il piatto e amalgamare al meglio gli ingredienti, viene utilizzata la panna da cucina.
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